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Exposanità 2014: il seminario del 22 maggio organizzato da CSR (Centro Studi e Ricerca Ausili Tecnici Per Persone Disabili)

Exposanità 2014: il seminario del 22 maggio organizzato da CSR (Centro Studi e Ricerca Ausili Tecnici Per Persone Disabili)

Durante Exposanità a Bologna si è parlato nuovamente della necessaria riforma del Nomenclatore, cercando di far giungere alle Istituzioni assenti il grido di aiuto dei malati e disabili. 

La fiera di Exposanità, appena conclusasi a Bologna, è stata anche occasione per far incontrare attorno a vari tavoli di lavoro, Imprese produttrici, Pubbliche Amministrazioni e Associazioni che tutelano i diritti del malato.

Tra i tanti eventi, molto atteso era il Seminario organizzato da CSR sul tema più dibattuto nel settore degli ausili ortopedici e riabilitativi: “Ausili, nomenclatore tariffario e pubbliche procedure di acquisto: a che punto siamo?”.

Il Seminario è stato aperto dall’intervento della Presidente CSR Dott.ssa Maria Teresa Agati, che ha ricordato come la riforma del nomenclatore sia attesa dal 31.12.2000. La Dott.ssa Agati ha emozionato la platea affermando che “i pazienti disabili e le imprese non si meritano il silenzio su questo argomento”.

Il Presidente nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Vincenzo Falabella, ha ribadito che tutte le parti sociali devono essere coinvolte, senza più indugio, per realizzare l’equità sociale cui aspira la Costituzione italiana. Il Presidente di Fish ha sottolineato il ruolo fondamentale che devono avere i malati in ogni tavolo in cui si discuta dei loro problemi: lo slogan di Fish “nulla su di noi senza di noi” è riecheggiato in sala ripetutamente.

Improntato a severità l’intervento di Filomena Gallo, Segretario Nazionale Associazione Luca Coscioni, che fa valere i diritti dei malati di SLA.  Filomena Gallo ha fatto arrivare in sala la voce dei malati che sono circondati dall’affetto dei familiari, ma non sono aiutati dalle Istituzioni: “i Ministri competenti sono inadempienti da troppi anni, e i danni per i malati sono enormi”, nonostante azioni e interrogazioni parlamentari, lettere a ministri e promesse.

Anche il Presidente di SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) Dott. Vincenzo Saraceni ha mostrato grande sensibilità, affermando che per i disabili deve essere messo in campo un processo che permetta di guadagnare salute, promuovendo la qualità della vita di ogni singola persona sofferente; per Saraceni si deve far riferimento alla persona intesa come individuo “perché ogni malato deve raggiungere il proprio personale obbiettivo di salute”, e deve trovare tutela in uno Stato che eroghi finalmente ad ogni singolo malato lo specifico ausilio che porta davvero beneficio.

La Presidentessa Maria Teresa Agati, che sta conducendo da anni una vera e propria battaglia per tutelare i malati nel percorso di cura, riabilitazione e vita, ha centrato il problema leggendo alla platea la risoluzione del Congresso di Salerno della FISH del 2008: “Di fronte alle proiezioni demografiche che indicano nella disabilità una questione sociale sempre più di massa, gli avanzamenti tecnologici rendono possibile e quindi doveroso per la politica un salto di qualità nella capacita di far fronte alla domanda attuale potenziale. Per questo è necessario che le istituzioni, Governo, Parlamento, Regioni, Province, Comuni, Unione Europea, realizzino un grande investimento politico, economico, tecnologico e culturale per il superamento delle disabilità. Una strategia coerente per far si che l’obbiettivo della vita indipendente e il superamento di ogni barriera divenga una delle priorità del Paese”.

“Purtroppo” ha continuato la Agati “siamo ancora a chiedere e non ad ottenere, perché il regolamento con cui si sta lavorando è normato dal DM 332/1999”.

È evidente come il “limite” dello Stato nel ritardare l’elaborazione di un nuovo nomenclatore sia una questione meramente economica, ma non può essere dimenticato che a patire i danni di questo ritardo sono i malati. Le persone che soffrono hanno bisogno di risposte e hanno diritto di poter usare ausili tecnologicamente avanzati per cercare di vivere dignitosamente.

Un vivo ringraziamento a tutti i relatori del Seminario svoltosi a Bologna il 22 maggio 2014, per aver nuovamente lanciato questo grido di dolore.

Avv. Federico Lerro per Omnialex s.r.l.